Le radici tuberose della pianta sono rimedi popolari usati per preparare principalmente farmaci antidolorifici; gli estratti dei tuberi contengono infatti arpagoside, una molecola che si pensa essere il principio attivo cardine cui si devono le proprietà farmacologiche della pianta. Non sussistono interazioni tra il consumo di alcolici e la terapia con FANS, ma l’abuso durante il trattamento può irritare lo stomaco. Il foglietto illustrativo che accompagna il farmaco dovrebbe indicare se sia necessario evitare determinati alimenti o bevande. In Francia, l’ente di controllo nazionale dei farmaci ha controindicato l’uso di FANS, inclusa l’aspirina, dopo il sesto mese di gravidanza.
È stato rilevato infatti che essi possono portare addirittura problematiche vascolari, tra cui ictus e infarto, oltre che ulcere gastriche, emorragie o perforazioni intestinali. Non bisogna però pensare che questi effetti si possano realizzare successivamente a sporadiche assunzioni. I principi attivi FANS attualmente disponibili sul mercato mondiale sono una cinquantina e vengono classificati in vari gruppi in base alla loro struttura chimica.
I FANS sono classificati in gruppi in base alla struttura chimica dei composti (Tab.1) o in base alla prevalente capacità di inibizione delle isoforme di COX. Ad oggi oltre 20 farmaci sono disponibili in commercio ed altri sono in fase di sperimentazione. Sempre nel medesimo rapporto OsMed relativo al consumo di farmaci in Italia nel 2018, tra le categorie terapeutiche maggiormente prescritte nella popolazione geriatrica i FANS risultano al quarto posto (32.8% in media) dopo i farmaci antiulcera, farmaci antitrombotici e farmaci ipolipemizzanti .
- I FANS rappresentano una classe ben nota di farmaci potenzialmente incriminati nella genesi di quadri di NIA .
- La scelta dell’antidolorifico deve avvenire in maniera appropriata, soprattutto se il paziente è già a rischio cardiovascolare, e informandolo adeguatamente circa i potenziali rischi dovuti a questi farmaci.
- (, incluse duloxetina, venlafaxina e milnacipran) possono avere meno effetti collaterali che limitano la quantità di farmaco che può essere assunta.
- Spesso il bisogno di una dose superiore significa che il disturbo sta peggiorando, non che si sta sviluppando una tolleranza.
Sono tra i farmaci più utili e usati per attenuare l’infiammazione, alleviare il dolore e contrastare la febbre. Le compresse utilizzate a lungo possono causare unaumento dell’appetito, con conseguentiaumento di pesoeassottigliamento della pelle, oltre chedebolezza muscolare,acne,ulcera peptica,rallentamento della guarigionedi ferito odella crescitain caso di somministrazione a bambini. Esistono differenti tipologie di FANS, che si distinguono in base al particolare tipo di COX su cui agiscono.
FANS, farmaci antinfiammatori non steroidei
Concludendo, per rispondere alla domanda iniziale, la scelta del FANS che è meglio impiegare spetta solo ed esclusivamente al medico dopo un’attenta valutazione di tutti gli aspetti sopra citati; va da sé che l’auto-prescrizione e il fai da te devono sempre essere evitati. Gli oxicam – o oxicami – rappresentano un gruppo di FANS che sono stati realizzati con l’intento di produrre antinfiammatori non steroidei non carbossilici che fossero tuttavia potenti e, naturalmente, ben tollerati. L’acido flufenamico (disponibile solo all’interno di creme cutanee in associazione ad altri principi attivi). Gli acidi N-arilantranilici o fenamici, dal punto di vista chimico, sono isosteri azotati dell’acido salicilico.
I FANS abbassano la febbre senza rischi
Molti non sanno, infatti, che questi farmaci non possono essere utilizzati frequentemente per dolori di poco conto, come semplici mal di testa, perché sono tossici. Questo lo si rileva sia a livello renale che a livello gastrointestinale, perché vengono metabolizzati maggiormente a livello epatico e appunto renale. Differenze più accentuate fra i diversi farmaci antinfiammatori non steroidei si evidenziano, invece, negli effetti collaterali, oltre che nelle interazioni farmacologiche. I FANS, acronimo di farmaci antinfiammatori non steroidei, sono tra i farmaci più utilizzati nel mondo.
Queste molecole, oltre a inibire la COX, agirebbero su un fattore di trascrizione chiamato NRF2. Questa molecola è coinvolta nell’infiammazione e nello stress ossidativo, ma anche nel metabolismo e nel processo di invecchiamento. Per questo motivo l’uso dei FANS selettivi, laddove necessario, va attentamente monitorato dal medico prescrittore e valutato in base al rischio cardiovascolare del paziente.
Questi ipotetici meccanismi sono stati invocati per la spiegazione della “resistenza” ai farmaci indotta dall’assunzione di FANS . Non sembra vi siano differenze tra l’esposizione ai FANS tradizionali e COXIB per il rischio di comparsa di complicanza renali proteinuriche. AKI da FANS è generalmente reversibile dopo sospensione del farmaco incriminato e un breve ciclo di terapia steroidea di 1-2 mesi .
Molti FANS assunti per via sistemica si associano a un leggero aumento del rischio cardiovascolare, variabile in funzione dello specifico principio attivo usato e del dosaggio. Questo inconveniente, emerso soltanto negli ultimi anni da estese valutazioni d’uso post-marketing, riguarda soprattutto chi deve assumere FANS per lunghi periodi di tempo, mentre può essere considerato trascurabile per trattamenti CJC-1295 con DAC Nouveaux Ltd prezzo occasionali di pochi giorni . Per sfruttarne al meglio le proprietà, nel corso degli anni, per ciascuno dei diversi principi attivi sono state sviluppate molteplici formulazioni che ne consentono un uso ottimale in relazione al problema di salute che deve essere gestito. Per questo tipo di pazienti è emerso un rischio più elevato di complicanze vascolari, soprattutto a livello cardiaco.